La chiesa Matrice, la più antica e la più importante del paese, sede della parrocchia, è situata nella parte alta in prossimità della rocca del Ricetto (di cui era probabilmente una cappella)
Fino al XVIII secolo era intitolata a S. Nicola di Bari, anche se dal 1620 era unita all'antica badia campestre di S. Marco, tanto che un tempo al parroco spettava il titolo di Abate-Parroco.
Il primo nucleo risale al XI-XII secolo, tuttavia secondo l'Antinori il primo significativo ampliamento si ebbe attorno al 1298 per iniziativa di Francesca Troisia, moglie di Corrado d'Acquaviva che possedeva la "Terra di Castel del Monte" e che per ragioni di sicurezza vi fece risiedere, per un certo periodo, la moglie ed il figlioletto Francesco.
Attualmente si presenta con una suddivisione in tre navate e sormontata da una cupola ottagonale ben visibile dall'esterno. L'interno è particolarmente ricco: vi sono altari in pietra ed altari in stile rinascimentale e barocco, statue, bassorilievi e una fonte battesimale del Cinquecento dove è inciso lo stemma dei Medici che, per quasi due secoli ebbero in proprietà la "Terra di Castel del Monte". Notevole il pulpito ligneo scolpito e decorato ad oro zecchino con puttini e fogliami, e l'organo a canne anche questo in oro zecchino, oggi tuttavia notevolmente danneggiato. A lato della chiesa sorge un’imponente campanile quadrato che fino al XIX secolo ha avuto la duplice funzione di torre campanaria e di torre d'avvistamento.